Aurora, l'intervista alla cantante norvegese
Articolo pubblicato sul numero di OGGI il 29 giugno 2023 e l'intervista completa ad Aurora: dalla prima canzone diventata virale su TikTok al palco del Primo Maggio, in attesa del nuovo disco.
INTERVISTA COMPLETA
C’è una consolidata community che ti segue e i tuoi fan sono chiamati Warriors & Weirdos: possiamo definirli una specie di tribù e come tali possono sentirsi al sicuro e capiti in quello che canti ed esprimi in loro nome? La vedi cosi?
Non credo davvero che tocchi a me definire nulla per quanto riguarda le persone là fuori. Penso solo che amino la musica. E penso che a loro piaccia l'onestà. La musica ci dà molta soddisfazione spirituale ed una percezione di essere capiti. E alle volte questo mondo non ci dà nemmeno questo.
È fantastico che la musica possa darci qualcosa. E anche unirci. È così affascinante. Voglio solo che le persone si sentano al sicuro. E che si sentano aperte. E che si sentano forti. Come se potessero ottenere tutto.
Ricordi com'è nata questa community?
No, non credo di saperlo. Prima una persona si identifica con me. Poi altre due. Poi cento. Poi un milione. È tutto meravigliosamente strano.
Ti sei fatta un’idea di cosa ti accomuna ai tuoi fan? C’è un legame che intercorre tra te, le tue canzoni e i messaggi che lanci e che loro accolgono? È questo?
Penso che tutti noi vogliamo che il mondo sia qualcosa di più. Più gentile. E più diverso. Anche più magico. E più allegro. Più aperto. Più vivo.
Potrebbe sembrare un'ovvietà così semplice da desiderare. Ma purtroppo il mondo ci sta sta mettendo molto tempo per capirlo.
Come ti rapporti, invece, al tuo essere artista che comporta alcune responsabilità verso i Warrios and Weirdos per quello che dici e fai. Ci hai mai pensato in questi termini?
Non mi sento molta responsabile. Sta a tutti loro pensare con la propria testa. Ma passo molto tempo assicurandomi che le persone che si sentono escluse vengano viste. E che le persone che si sentono sole vengano supportate.
Uso la mia voce ogni volta che sento questa cosa importante. Ma la maggior parte delle volte credo che tutte le nostre voci siano allo stesso modo importanti.
Il concetto di emarginazione e fragilità e al contempo di forza lo ritroviamo anche nel disco A Different Kind Of Human (Step 2), sembra che le emozioni siano spesso difficili da capire e gestire, è così?
Sento che il mondo attuale non riesce a insegnarci come affrontare le nostre emozioni. Soprattutto spiritualmente. E come usare la nostra prospettiva per aiutare noi stessi. Vivere da essere umano oggi è molto travolgente e credo che molte persone oggi stiano cercando risposte anche in ambienti più oscuri.
Sembra che le cose siano molto più complicate di quello che sono. È che non esiste una cura per come ci sentiamo o nessun modo per risolver i problemi, c'è solo da lasciarli stare. E da muoversi lentamente attraverso di loro.
Parli anche del Pianeta in cui viviamo e hai preso parte al global climate conference COP26 in Glasgow. L’attivismo resta l’unico metodo per cambiare quello che non va oggi? Noti una maggiore consapevolezza?
Ho notato molta più consapevolezza negli ultimi anni su questo argomento. Ed è per questo che sento molta più speranza. Ma la speranza arriva solo con l'azione. La consapevolezza e l'attivismo non sono sufficienti. E sicuramente noi dobbiamo agire di più.
La tua musica è diventata virale anche per merito di Runaway grazie a TikTok e oggi sei riconosciuta a livello globale. Come vivi la tua presenza online su Tik Tok e il momento in cui, invece, devi esibirti sul palco e dare qualcosa a chi è li per te in quel momento?
Non ci penso molto. Internet è un posto così “stupido”. E le persone si comportano come animali. A volte come animali carini, ma il più delle volte no. Non ci penso troppo, cerco solo di divertirmi.
Almeno riesco ad intrattenermi. Altrimenti ti prosciuga solo l'anima. Comunque sì, è bello entrare in contatto con i miei fan. Sento che rafforza il nostro legame.
Hai avuto modo di confrontarti con la community italiana durante il concerto del Primo Maggio a Roma? E come è stato salire su quel palco?
Ho incontrato alcuni warriors italiani!! Erano così deliziosi!! Amo l'Italia. È un paese così pieno di passione. Ed anche io sento molta passione in me. Quindi è meraviglioso essere lì. Suonare lì per il Primo Maggio è stato un onore!!
Sei ancora appassionata di videogiochi? Te lo chiedo alla luce del tuo brano per i 15 anni dell’anniversario di Assassin’s Creed? Stai giocando a qualcosa in questo periodo?
Sì sto giocando a Diablo 4. È bellissimo.
In una storia che hai pubblicato su Instagram, il 5 gennaio, hai scritto “I’m in the studio making so many babies. Delicious babies”. C’è un concept o dei temi che legheranno il tuo prossimo lavoro? C’è qualche brano a cui ti sei già affezionata? C'è un nome?
Non rivelerò mai informazioni così preziose. Però si. Ci sto lavorando. E mi sto divertendo così tanto quasi da scoppiare. Con ogni album ed ogni anno che passa da artista, capisco sempre di più ciò di cui il mondo ha bisogno da me. E quello di cui io ho bisogno da me.